Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi. Macron: “Pronti a colpire il petrolio russo” - La Stampa

2022-04-19 09:54:00 By : Mr. Charity Tao

La voce de La Stampa

La Germania espelle 40 diplomatici russi, la Francia altri 35. Macron: «Pronti a colpire il petrolio russo». Von der Leyen: «Indagini congiunte Ue-Kiev sulla strage dei civili». Intanto Putin mobilita altri 60 mila soldati, e il Patriarca ortodosso Kirill torna a difendere l’invasione

AGGIORNAMENTI DALL'UCRAINA DI FRANCESCO SEMPRINI. DIRETTA A CURA DI MARCO ACCOSSATO, MARINA PALUMBO, ROBERTO PAVANELLO

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la visita alla città di Bucha

Non c'è fine all'orrore della guerra. Dopo le immagini dei palazzi sventrati dai missili, di donne e bambini in fuga sotto i colpi dell'artiglieria e dei cecchini e di città rase al suolo, le notizie di esecuzioni sommarie e fosse comuni provenienti dai territori riconquistati dalle forze ucraine a Bucha, nei sobborghi di Kiev, sconvolgono l'Occidente. E rilanciano l'ipotesi di nuove, più incisive sanzioni anche energetiche contro la Russia di Vladimir Putin - che nega la responsabilità di quanto accaduto - rafforzando allo stesso tempo la volontà di portare i responsabili di questi crimini di guerra davanti alla giustizia internazionale, come anche l'Onu ora ritiene necessario.

Nel giorno dello sdegno degli occidentali per gli orrori sui civili a Bucha, le forze armate russe hanno intensificato l'offensiva nel sud dell'Ucraina, con raid su depositi di petrolio a Odessa e sul porto di Mykolaiv, che ha provocato vittime. Il fronte costiero si conferma il più caldo, a partire da Mariupol, dove i combattimenti continuano ad ostacolare l'apertura dei corridoi umanitari. Le vie di fuga per i civili sono saltate ancora una volta, anche se i separatisti del Donbass avevano promesso un passaggio sicuro per gli stranieri ancora intrappolati nella città martire. Zelensky, in visita a Bucha, ha detto che le atrocità perpetrate nella città dai russi rappresentano «la natura dell'esercito russo» e ha aggiunto che «trattano le persone peggio degli animali».

Reportage: L’orrore di Bucha: civili torturati e giustiziati Reportage: Irpin, lungo la strada dei massacri Il racconto: Il fronte sud, Odessa sotto le bombe: “Ora vogliono anche noi” Analisi: Trattare col nemico per battere i demoni Il commento: Le radici profonde della ferocia dei russi Come donare: Fondazione La Stampa Specchio dei tempi per l’Ucraina

23.55 – Gb all'Onu, domani focus Consiglio sicurezza su uccisione civili L'ambasciatrice britannica alle Nazioni unite, Barbara Woodward, ha dichiarato che una riunione del Consiglio di sicurezza Onu precedentemente pianificata martedì si concentrerà sicuramente «prima di tutto» sull'uccisione dei civili in Ucraina. Il Regno Unito detiene la presidenza del consiglio ad aprile e Woodward ha detto che il Paese non ha accolto la richiesta della Russia di un incontro sulla situazione a Bucha lunedì perché «non vedevamo una buona ragione per tenere due incontri consecutivi sull'Ucraina». Il Consiglio di sicurezza, ha detto, sarà informato martedì dal segretario generale Antonio Guterres, dal capo umanitario Martin Griffiths e dalla capa politica Rosemary DiCarlo. «Le immagini che abbiamo visto provenire da Bucha durante il fine settimana sono prove strazianti, spaventose e probabili di crimini di guerra e forse di un genocidio», ha aggiunto.

23.29 – Sindaca di Motyzhyn, marito e figlio trovati morti con le mani legate Le autorità ucraine hanno denunciato il ritrovamento, in un villaggio a ovest di Kiev, di cinque corpi di civili con le mani legate dietro la schiena, tra cui quelli della sindaca, del marito e di suo figlio. La polizia ha mostrato ai giornalisti della France Press quattro corpi, compreso quello del sindaca, che era semisepolto in una pineta vicino alla sua abitazione a Motyzhyn. Un quinto corpo è stato trovato in un piccolo pozzo in giardino. Altri due uomini trovati morti non facevano parte della famiglia del sindaco e i corpi avevano le mani legate dietro la schiena. La sindaca, Olga Sukhenko, 50 anni, suo marito e il figlio, secondo la polizia erano stati rapiti dalle truppe russe il 24 marzo. Secondo quanto riferito da alcuni residenti, la sindaca e suo marito si erano rifiutati di collaborare con le forze russe.

23.08 – La Francia espellerà 35 diplomatici russi Sono 35 i diplomatici russi che saranno espulsi dalla Francia per «attività sono contrarie ai (suoi) interessi». Lo apprende France Presse da una fonte vicina al ministero degli Affari esteri francese. «Questa azione fa parte di un approccio europeo», spiega un comunicato stampa del ministero, «la nostra prima responsabilità è sempre quella di garantire la sicurezza dei francesi e degli europei».

23.05 – “Bambini con nome scritto addosso in caso madre muoia”. Giornalista Kyiv Independent twitta foto Una bambina ucraina con un nome e un telefono scritti dalla madre sulla sua schiena, per esser certa che - qualora lei non sopravvivesse alla guerra - qualcuno sappia l'identità della piccola e a chi affidarla: la foto è stata twittata dalla giornalista del Kyiv Independent Anastasiia Lapatina, con il commento: «Le madri ucraine stanno scrivendo i contatti dei familiari sui corpi dei loro bambini in caso vengano uccise e il figlio sopravviva. E l'Europa sta ancora discutendo del gas». Lapatina cita come fonte l'account Instagram di Sasha Makoviy, madre della bambina, che in un post di 3 giorni fa racconta come abbia deciso di scrivere quel nome addosso a sua figlia Vera «il primo giorno di guerra», «nel caso ci fosse successo qualcosa e qualcuno l'avrebbe accolta come sopravvissuta». Makoviy pubblica anche una seconda foto, di un foglietto con le stesse informazioni che ha scritto sulla schiena di sua figlia: «Ancora non riesco a convincermi a buttare questo foglio spiegazzato della seconda foto dalla tasca della mia tuta. Anche se ora siamo dove è sicuro».

22.42 – Allarme aereo in diverse regioni del Paese L'allarme aereo è scattato stasera nelle regioni dove si trovano Rivne, Ternopil, Dnipropetrovsk, Poltava e Kharkiv. Ne dà notizia Ukrinform.

21.56 –  Biden, "ridicolo” che Mosca sia in Consiglio diritti umani Onu: “Prossimo passo dopo la sospensione sarà esclusione permanente”

Per il presidente americano Joe Biden è "ridicolo" che la Russia faccia parte del Consiglio per i diritti umani dell'Onu. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca sottolineando il sostegno dell'iniziativa dell'inviata Usa all'Onu per la sospensione di Mosca dall'organismo. Psaky ha precisato che "il prossimo passo dopo la sospensione sarà l'esclusione permanente". 

21.30 – Gli Usa: la nuova offensiva russa potrebbe durare almeno 2 mesi.

La nuova fase dell'offensiva russa "potrebbe durare due mesi o più”: lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.

21.24 – Il Dipartimento di Stato: Mosca ha commesso stupri, torture, uccisioni civili: “Non sono atti isolati ma parte di un piano”

"Stiamo ricevendo notizie credibili di torture, stupri ed esecuzioni di civili con le loro famiglie". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa, sottolineando che non si tratta di atti isolati "di soldati canaglia", ma "parte di una campagna più ampia e preoccupante". Price ha parlato di "una litania da incubo" che racconta "di mine e trappole esplosive lasciate dalle forze di Putin che si sono ritirate per ferire ancora più civili e rallentare la stabilizzazione e la ripresa delle comunità devastate".

21.15 – La Casa Bianca, Bucha ulteriore evidenza crimini di guerra. Sullivan: “Immagini scioccanti ma non sorprendenti"

Le atrocità di Bucha sono una "ulteriore evidenza" di crimini di guerra da parte della Russia: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Atrocità che ha definito "tragiche e scioccanti" ma "non sorprendenti", anche alla luce di quanto gli Usa avevano già previsto e anticipato. Mosca sta rivedendo i suoi obiettivi militari e sta concentrando la sua offensiva nel sud e nell'est dell'Ucraina, ha spiegato poi il consigliere per la sicurezza nazionale. "Stiamo lavorando con i nostri alleati europei per altre sanzioni per far pagare un prezzo più pesante alla Russia", ha detto Sullivan. Gli Usa non hanno visto finora evidenza che supportino le accuse ucraine di genocidio da parte della Russia, ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, ribadendo quanto detto da Joe Biden.

20.51 – Gli Usa: stiamo fornendo sostegno ad un team di procuratori di diverse nazionalità per aiutarli a raccogliere ed analizzare le prove delle atrocità

Su richiesta dell'Ucraina, gli Stati Uniti stanno fornendo sostegno ad un team di procuratori di diverse nazionalità per aiutarli a raccogliere ed analizzare le prove delle atrocità con l'ottica di una procedura penale". E' quanto ha detto oggi il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, parlando dei crimini di guerra di cui viene accusata la Russia. "Stiamo individuando e documentando le atrocità e condividendo le informazioni con le istituzioni che stanno lavorando per mandare di fronte alla giustizia i responsabili", ha poi aggiunto.

19.47 – La Francia espelle numerosi diplomatici russi

La Francia ha deciso di espellere "numerosi" diplomatici russi le cui attività sono considerate "contrarie ai suoi interessi". Lo rende noto il ministero degli esteri francese.

19.10 – Lavrov: “Immagini Bucha sono una messinscena” Le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha «sono una messinscena» allestita dagli ucraini «dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba. Secondo Lavrov, il filmato è una «provocazione» e nessun cittadino di Bucha ha subito violenza dai militari russi. Lavrov ha annunciato che funzionari russi presenteranno nelle prossime ore materiale a sostegno della tesi di Mosca in una speciale conferenza stampa a New York, allo scopo di «dissolvere» quelle che definisce «falsità». La Russia «insisterà affinché i crimini delle forze armate ucraine, guidate da battaglioni nazionalisti, non rimangano senza conseguenze» ha aggiunto Lavrov, in dichiarazioni riportate da Tass.

18.46 – Kuleba: “Bucha è solo punta dell’iceberg, a Mariupol è peggio” Le efferatezze attribuite alle forze russe a Bucha, alle porte di Kiev, sono solo «la punta dell'iceberg», a Mariupol la situazione è anche «peggiore». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un punto stampa congiunto con la collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia assieme al capo della diplomazia polacca, Zbigniew Rau.

18.36 – Pentagono: due terzi delle truppe russe ritirate da regione di Kiev La Russia ha ritirato circa due terzi delle sue truppe intorno a Kiev. Lo ha sottolineato un funzionario del Pentagono, secondo cui i soldati restanti continuano a essere posizionati fuori dalla capitale ucraina ed il dubbio è se e quando si ritireranno verso nord. «Continuiamo a credere che saranno riequipaggiati, riforniti, forse anche rinforzati con altre truppe, e poi rimandati in Ucraina per continuare a combattere altrove», ha precisato la fonte che ha preferito restare anonima, aggiungendo che probabilmente saranno inviati nella regione del Donbass.

18.30 – Caso Bucha sarà discusso domani in Consiglio Sicurezza dell’Onu Il caso di Bucha, la città ucraina dalla quale sono giunte immagini di numerosi civili uccisi, verrà esaminato nella «rilevante riunione» del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in programma domani mattina al Palazzo di Vetro e non oggi, come chiedeva la Russia. L'inizio della riunione è fissato alle 10 di domani, le 16 in Italia. Il veto della Gran Bretagna alla richiesta di Mosca di avviare subito una riunione d'emergenza potrebbe essere legato alla discrezionalità che spetta alla presidenza di turno, britannica, che ha deciso di calendarizzare la richiesta russa nell'appuntamento di domani, già in programma e incentrato sull'Ucraina. Sono previsti gli interventi del Segretario generale, Antonio Guterres, della vicesegretaria generale Rosemary DiCarlo e dell'inviato Onu per gli affari umanitari Martin Griffiths.

18.20 – Kiev, dai russi oltre 7mila crimini di guerra Dall'inizio dell'invasione russa, l'Ucraina ha registrato più di settemila crimini di guerra. Lo ha annunciato la procuratrice generale Irina Venediktov, citata da Ukrinform, spiegando che le squadre investigative composte da rappresentanti della polizia nazionale e servizio di sicurezza dell'Ufficio investigativo statale stanno registrando crimini vicino alla scena delle ostilità. «Inoltre, abbiamo un portale warcrime.gov.ua, dove tutti i cittadini possono fornire le loro informazioni sui crimini di guerra. Ora ce ne sono più di 7.000», ha detto.

18.07 – La Germania espelle 40 diplomatici russi: “Lavorano contro la nostra libertà” Il governo tedesco ha deciso di dichiarare 40 diplomatici russi «persone non grate». Lo ha annunciato oggi la ministra degli Esteri Annalena Baerbock. «Si tratta di persone che hanno lavorato qui in Germania ogni giorno contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società», ha affermato, secondo quanto riporta la Dpa. «Questa cosa non la tollereremo oltre». La decisione è stata comunicata all'ambasciatore russo Sergei Nethayev lunedì pomeriggio.

17.50 – Kherson, le autorità: “Città occupata, stanno finendo le scorte di cibo e medicine” A Kherson occupata dai russi stanno finendo tutte le scorte di cibo, medicinali e carburante. Lo denuncia il consiglio comunale della città, riporta Ukrainska Pravda. «Kherson è bloccata dagli invasori. Non possiamo andarcene. Non possono venire da noi. La città sta finendo la farina per fare il pane, ci sono problemi con le medicine e il carburante. Le attività si sono fermate, molti hanno perso il lavoro. Ma le autorità cittadine aiutano le persone che non possono comprarsi da mangiare», afferma il consiglio comunale.

17.30 – Il governatore Zhytomyr annuncia che è stata liberata la regione «E' stata liberata dagli occupanti la regione di Zhytomyr». Lo comunica il governatore della regione, Vitaliy Bunechko, che chiede comunque ai cittadini di essere molto cauti in quanto i russi, ritirandosi, potrebbero aver minato edifici e boschi.

17.24 – La Germania assume temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom La Germania prende temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom. Ad annunciarlo è il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck sottolineando che il gestore federale della rete diventerà l'ammninistratore di Gazprom Germania. Habeck ha giustificato la decisione citando i rapporti legali poco chiari e una violazione delle normative in materia di segnalazione. Il primo aprile, il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato che si sarebbe separato dalla sua consociata interamente controllata.

17.16 – Wang a Kuleba: “Pechino non cerca interessi geopolitici egoistici sull’Ucraina” La Cina «non cerca interessi geopolitici egoistici sull'Ucraina» e non è indifferente sul conflitto: il ministro degli Esteri Wang Yi in un colloquio telefonico, il secondo dopo quello del primo marzo, con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba, ha detto che «la Cina ha solo una sincera aspettativa che è la pace e accoglie con favore i colloqui tra Russia e Ucraina», invitando le parti a impegnarsi nei negoziati a dispetto «delle difficoltà da affrontare e delle differenze».

17.10 – La Gran Bretagna si allinea a Usa: “Russia sia sospesa da Consiglio diritti umani dell’Onu” Il Regno Unito, come già fatto dagli Stati Uniti, chiede la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell'Onu con sede a Ginevra. Lo afferma su Twitter la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, a fronte «della forte evidenza di crimini di guerra, comprese le segnalazioni di fosse comuni e di efferati massacri a Bucha» di cui sono accusate le truppe di Mosca in Ucraina.

16.54 – Bucha, Biden vuole processo per crimini di guerra Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato ai cronisti di volere un «processo per crimini di guerra», dopo la scoperta di numerosi corpi che indossano abiti civili in una strada residenziale di Bucha, insediamento vicino Kiev liberato pochi giorni fa dalle forze ucraine. Biden ha inoltre affermato di voler infliggere «sanzioni aggiuntive» contro la Russia.

16.44 – Ha un nome e un volto 'il macellaio di Bucha'. Attivisti: “Ecco Omurbekov Asanbekovich e i suoi 1.600 soldati” Ha un nome e un volto il comandante delle truppe russe che il 31 marzo hanno smobilitato da Bucha lasciandosi alle spalle cadaveri di civili per strada, nelle fosse comuni, ucraini giustiziati con un colpo alla nuca e le mani legate. A svelare su Telegram l'identità del tenente colonnello Omurbekov Azatbek Asanbekovich sono stati gli attivisti di InformNapalm che hanno pubblicato anche la mail e il telefono. «Siamo riusciti a trovare anche l'indirizzo di casa del boia russo», hanno scritto i volontari di InformNapalm, citati da Unian, annunciando la pubblicazione di dati, archivi e spiegazioni su come trovare il comandante russo.

16.35 – Erdogan chiama Scholz, avanti con sforzi per la pace Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua a credere nella diplomazia per risolvere la crisi ucraina e al termine di una telefonata con il cencelliere tedesco Olaf Scholz, attraverso un comunicato della presidenza, fa sapere che «gli sforzi per la pace continuano con decisione». Durante la telefonata i due ministri hanno parlato del conflitto in Ucraina e degli ultimi sviluppi legati al rientro di alcune truppe russe, oltre che delle relazioni tra i due Paesi. Erdogan nel pomeriggio ha anche avuto dei colloqui telefonici con il presidente finlandese Sauli Niniisto e con il presidente bulgaro Rumen Radev.

16.00 – Nell’attacco alla raffineria di Odessa distrutti i serbatoi di carburante Negli attacchi missilistici russi di ieri alla raffineria e ai depositi di petrolio di Odessa, sono andati distrutti i serbatoi di carburante, gli edifici e danneggiate le comunicazioni del gas. Lo rendono noto i media locali.

15.35 – Appello scritto col sangue da militari a Odessa: “No fly zone ora” Un appello all'Occidente firmato con il proprio sangue. È quanto si legge in una lettera, di cui l'Ansa ha preso visione, scritta da un gruppo di militari dell'esercito ucraino a Odessa e indirizzata ala Cedu. «La debolezza dei leader degli Usa e dei Paesi Ue costa ogni giorno a militari e civili ucraini centinaia di vite. Ecco perché abbiamo scritto questo appello alla Corte europea dei diritti umani direttamente con il sangue, perché oggi qui fermiamo un'aggressione diretta a voi pagando con le nostre vite», si legge nella missiva. «L'Ucraina ha bisogno che il cielo sia messo in sicurezza».

15.30 – Berlino: lo stop al gas russo è per ora impossibile «Vogliamo diventare il prima possibile indipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia e la Germania sosterrà ulteriori sanzioni alla Russia, ma al momento non è possibile tagliare le forniture di gas». Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, arrivando all'Eurogruppo. «Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici» ma per arrivare a un embargo «abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas».

15.20 – La Lituania espelle l’ambasciatore russo Il governo lituano ha ordinato all'ambasciatore russo, Alexei Isakov, di lasciare il Paese. Lo ha riferito l'agenzia Interfax, secondo cui il ministro degli Esteri di Vilnius, Gabrielius Landsbergis, ha anche annunciato la decisione di chiudere il consolato russo a Klaipeda.

15.15 – Il sindaco di Mykolaiv: “Ancora una volta colpiti da proiettili a grappolo” «Ancora una volta Mykolaiv è stata colpita da proiettili a grappolo». Lo rende noto il sindaco Oleksandr Fedorovyč Senkevyč, invitando su Telegram i cittadini a stare lontani dalle finestre e a non pubblicare foto e video per evitare di aiutare il nemico.

15.10 – Von der Leyen sente Zelensky: indagini congiunte Ue-Kiev sui crimini di Bucha «L’Ue ha istituito assieme all’Ucraina un team investigativo per raccogliere prove su crimini di guerra e crimini contro l'umanità. L'Ue è pronta ad aumentare i suoi sforzi inviando delle squadre investigative sul terreno per a sostegno della Procura ucraina. Eurojust e Europol sono pronti all’aiuto». Lo afferma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che oggi ha avuto un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky sul massacro di Bucha. «Le strazianti immagine viste non possono e non saranno lasciato senza risposte. Chi ha commesso questi crimini atroci non resteranno impuniti».

15.05 – Merkel: nel 2008 feci bene a bloccare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato L'ex cancelliera tedesca, Angela Merkel, «è convinta di aver preso la decisione giusta nel 2008 quando bloccò l'adesione dell'Ucraina alla Nato»: lo ha detto un suo portavoce all'aganezia di stampa Dpa, rispondendo così alle critiche del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale le atrocità della Russia in Ucraina sono il risultato di «concessioni» dell'Ue alla Russia durate anni. Merkel, ha aggiunto il portavoce, appoggia ogni sforzo internazionale per porre fine alla guerra della Russia.

15.00 – Gentiloni: “Nessuna sanzione è esclusa” "C'è una discussione in corso, la Commissione dice sempre che per noi nessuna misura è esclusa. Certamente quello che abbiamo tutti visto merita una reazione ulteriore». Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo in Lussemburgo in risposta a una domanda sulla possibilità che dopo le atrocitàdi Bucha l'Ue inserisca anche l'energia nel nuovo pacchetto delle sanzioni.

14.50 – Croce Rossa: non raggiungiamo Mariupol a causa delle condizioni di sicurezza «A causa delle condizioni di sicurezza, il nostro team non è stato in grado di raggiungere Mariupol oggi». Lo ha detto alla Cnn un portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa

14.45 – Dombrovskis: embargo sul petrolio russo? Nulla è escluso «Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e aumentare il sostegno per l'Ucraina» e «per la Commissione Ue nulla è fuori discussione». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, prima dell'Eurogruppo a Lussemburgo, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un embargo sul petrolio russo. «È molto chiaro che come Ue dobbiamo fare di più per fermare questa guerra e queste atrocità, quindi la Commissione europea sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni» e «tutti gli Stati membri saranno in grado di decidere sui prossimi passi ambiziosi» da compiere,

14.40 – Dalla Ue 17 miliardi di euro per aiutare i rifugiati Il Consiglio Ue ha adottato emendamenti legislativi che consentiranno agli Stati membri di riassegnare risorse dai fondi di coesione e dal fondo Fead (Fund for European Aid for the Most Deprived) per l'assistenza ai rifugiati che fuggono dalla guerra in Ucraina, per un totale di 17 miliardi di euro.

14.35 – Kiev: “La Russia sta preparando le truppe per l’offensiva nell’Est” La Russia sta rafforzando le proprie truppe per l'offensiva nell'Ucraina orientale. Lo afferma lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine. «Il comando nemico, al fine di prepararsi per un'operazione offensiva nell'Ucraina orientale, schiera elementi del gruppo offensivo e aumenta il sistema di gestione», si legge nell'aggiornamento su Facebook. Le forze russe si stanno anche «riorganizzando e stanno cercando di migliorare la situazione tattica in alcune aree dell'Ucraina meridionale».

14.30 – Il premier polacco contro Merkel: “Ha contribuito al rafforzamento della Russia” Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha accusato l'ex cancelliere tedesco Angela Merkel di aver contribuito al rafforzamento della Russia. «Lei è rimasta in silenzio fin dall'inizio della guerra. È proprio la politica della Germania negli ultimi 10 o 15 anni che ha portato la Russia oggi ad avere una forza basata sul monopolio della vendita di materie prime», ha aggiunto il capo del governo polacco in una conferenza stampa a Varsavia. lo riporta Der Spiegel.

14.25 – Bachelet (Onu): “Riesumare tutti i cadaveri a Bucha e indagare sui crimini di guerra È necessario riesumare e identificare tutti i cadaveri a Bucha per poter indagare sui possibili crimini di guerra. Lo ha detto L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, in una nota. «È fondamentale che tutti i corpi siano riesumati e identificati in modo che le famiglie delle vittime possano essere informate e possano essere stabilite le cause esatte della morte», ha aggiunto. Inoltre «è fondamentale che vengano compiuti tutti gli sforzi per garantire che vi siano indagini indipendenti ed efficaci su ciò che è accaduto a Bucha per garantire verità, giustizia e responsabilità, nonché risarcimenti e rimedi per le vittime e le loro famiglie».

14.20 – Zelensky in visita a Bucha: “I negoziati proseguono” Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato a Bucha, la località a nord-ovest di Kiev teatro di un massacro. Lo riporta la Bbc, secondo cui Zelensky ha ispezionato la strada su cui una colonna russa è caduta in un'imboscata e ha parlato con alcuni abitanti. Il leader ucraino ha ribadito che la Russia ha commesso crimini di guerra e genocidio nel Paese. Alla domanda della Bbc se fosse ancora possibile discutere di pace con la Russia, ha risposto: «Sì, perché l'Ucraina deve avere la pace. Siamo in Europa nel 21mo secolo. Continueremo gli sforzi sia diplomatici che militari».

14.15 – Austria contraria alle sanzioni sul gas russo «L’Austria non è a favore di nuove sanzioni» contro Mosca «legate al gas. Siamo molto dipendenti dal gas russo e penso che tutte le sanzioni che colpiscono noi più di quanto colpiscano la Russia non sarebbero giuste». Lo ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Magnus Brunner, arrivando all'Eurogruppo a Lussemburgo. Quanto sta accadendo in Ucraina «è estremamente duro, ma quando si parla di sanzioni bisogna restare freddi e se una sanzione ti danneggia di più dell'altra parte allora non è la direzione giusta».

14.10 – Kiev: 8 morti e 34 feriti dopo gli attacchi a Mykolayiv e Ochakiv Il procuratore generale della regione di Mykolayiv ha reso noto che il bilancio degli attacchi russi sulla città e su Ochakiv è di 8 morti e almeno 34 feriti.

14.05 – Gli Usa chiederanno la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell'Onu Gli Stati Uniti chiederanno all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani dell'Onu. Lo ha annunciato l'ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, Linda Thomas-Greenfield, citata da Sky News. Uno Stato può essere sospeso dal Consiglio per aver commesso gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani. E' tuttavia necessaria l'approvazione dei due terzi dell'Assemblea, composta da 193 Paesi.

14.00 – L’intelligence ucraina pubblica l’elenco di 64 soldati accusati del massacro di Bucha L'intelligence ucraina ha ottenuto e pubblicato un elenco di 64 soldati russi che avrebbero commesso «crimini di guerra contro il popolo ucraino a Bucha», nell'oblast di Kiev. «Ogni ucraino dovrebbe conoscere i lori nomi!», ha affermato il ministero della Difesa ucraino su Facebook, pubblicando un link coi nomi.

13.48 – Battaglione Azov: “Mariupol 40 giorni dopo, i russi hanno rubato la nostra primavera” «Mariupol oggi: 40 giorni fa era una città bellissima. Gli occupanti hanno rubato la nostra primavera. Hanno bruciato, distrutto, depredato....Questo merita la morte e nessun perdono». Il battaglione Azov ricorda la tragedia di Mariupol con scatti della città distrutta.

13.44 – Putin sospende gli accordi sui visti con i “paesi ostili” Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto con il quale si sospendono gli accordi sui visti conclusi con i Paesi Ue, con la Norvegia, la Svizzera, la Danimarca e l'Islanda, tutti considerati come ostili alla Russia. 

13.40 – Testimoni: “A Bucha donne prese dai russi come schiave” «In questo mese di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent'anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato». Lo ha riferito una testimone, Alina, all'inviato dell'Ansa a Bucha, in Ucraina.

13.38 – Kiev: A Mariupol oggi 8 attacchi aerei. Si combatte in strada, i russi si sono presi nostra primavera Lo stato maggiore delle forze armate ucraine, come riporta Unian, denuncia che a Mariupol continuano i combattimenti in strada e le forze di aggressione russe hanno lanciato 8 attacchi aerei. Pubblicando nuove foto della città, scattata dal reggimento Azov, che la difende da più di un mese, lo stato maggiore chiosa: «Mariupol oggi. 40 giorni fa la città era bellissima. Gli occupanti si sono presi la nostra primavera. Hanno bruciato, mutilato, saccheggiato... E per questo ci può essere solo la morte. Morte e nessun perdono».

13.34 – Kiev, a Bucha l'Olocausto del nuovo millennio. Lo afferma all'Ansa il presidente del parlamento ucraino «Questo è l'Olocausto del nuovo millennio, è una tragedia per l'ucraina, ma anche per l'Europa e il mondo». Lo afferma il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk, all'inviato Ansa a Bucha, in Ucraina, dopo essersi recato alle fosse comuni dove ci sono decine di corpi di cittadini del villaggio uccisi.

13.32 – Zelensky si reca a Bucha, visita l'ospedale Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta visitando la città di Bucha, dove si è recato all'ospedale cittadino.

13.31 – Ripristinato collegamento stradale tra Cernihiv e Kiev, via libera ad aiuti umanitari Ripristinato il collegamento stradale tra Cenihiv e Kiev e, con questo, l'arrivo degli aiuti umanitari. Lo comunica l'amministrazione regionale di Chernihiv, sottolineando che la strada verrà utilizzata, in via preferenziale, proprio per consentire il transito di carichi umanitari (del peso non superiore alle 5 tonnellate) e chiedendo ai cittadini di trattenersi dagli spostamenti non necessari, almeno per i primi giorni, proprio per agevolare il passaggio dei furgoni.

13.26 – Papa: “La logica della guerra si è imposta ancora” «La logica della guerra si è imposta un’altra volta, perché non siamo più abituati a pensare nella logica della pace. Siamo testardi, siamo innamorati delle guerre, dello spirito di Caino. #Pace #Ucraina». Lo scrive Papa Francesco in un tweet sull'account Pontifex, riprendendo quanto detto durante la conferenza stampa sul volo di ritorno da Malta, ieri. Sull'account Pontifex in inglese, il tweet è anche in lingua russa e ucraina.

13.24 – Merkel conferma la decisione di esclusione dell’Ucraina dalla Nato del 2008 «L'ex cancelliera Angela Merkel conferma le sue decisioni in relazione al vertice della Nato del 2008 a Bucarest». Così una portavoce di Angela Merkel citata da Dpa in relazione alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla decisione nel 2008 dell'ex cancelliera di appoggiare la non ammissione dell'Ucraina nella Nato.

13.22 – Ria Novosti: “Denazificare tutta la popolazione, dare un altro nome al Paese” L'agenzia di stampa russa Ria Novosti - la stessa che dopo tre giorni dall'inizio dell'invasione aveva pubblicato per errore un commento in cui si salutava la nascita di una “nuova era” – ha pubblicato un editoriale dal titolo «Cosa deve fare la Russia dell'Ucraina» in cui si sottolinea che la «denazificazione consiste in una serie di misure dirette alla massa di popolazione “nazificata” che tecnicamente non può essere perseguita direttamente come criminale di guerra». La denazificazione dovrà durare almeno una generazione, 25 anni, si precisa. «Oltre le élite, una parte significativa della massa di persone, nazisti passivi, sono complici del nazismo. Hanno sostenuto le autorità naziste e le hanno assecondate», prosegue il lungo testo firmato da Timofei Sergeitsev. «Il nome Ucraina non sembra poter essere mantenuto come il titolo di qualsiasi formazione statale completamente denazificata sul territorio liberato dal regime nazista». «La denazificazione è inevitabilmente anche una deucrainizzazione, respingere l'inflazione artificiale e su larga scala dell'elemento etnico di auto identificazione della popolazione dei territori storici della Malorossiya (la piccola Russia, storicamente una regione nel sud dell'Ucraina attuale, ndr) e Novorossiya (la nuova Russia conquistata da Mosca nel Settecento, ndr) iniziato dalle autorità sovietiche».

13.15 – Kiev pubblica l’elenco di soldati russi coinvolti a Bucha Un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha: lo pubblica sul proprio sito la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, sottolineando che «tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina». Nell'elenco di quelli che vengono definiti «personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della trentacinquesima armata», i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare, è scritto semplicemente «privato». C’è anche qualche nome proveniente da diversi distretti Cecenia.

13.10 – La direttrice Unesco: proteggere i fotoreporter La direttrice dell'Unesco, Audrey Azoulay, condanna l'assassinio del fotoreporter Maksim Levin scomparso il 13 marzo scorso e ritrovato morto il 2 aprile. «Chiedo con forza la protezione di tutto il personale dei media, che sta lavorando instancabilmente per tenere il mondo informato della situazione sul campo». I fotoreporter, dice, «sono testimoni diretti di una guerra, le loro immagini possono essere potenti antidoti alla disinformazione».

12.55 – La denuncia di Kiev: “80 mila chilometri quadrati di mine” Il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato oggi la presenza di mine disseminate dalle forze di invasione russe dall'inizio della guerra su 80mila chilometri quadrati di territorio. «La Russia è in guerra non solo con le forze armate ucraine ma anche con la popolazione civile, e viola massicciamente le leggi di guerra. L'esercito russo sta installando mine vietate dal diritto internazionale», ha denunciato. «I crimini di guerra degli occupanti russi sono diretti anche contro i bambini ucraini. Gli invasori lasciano giocattoli e oggetti luccicanti a cui i bambini possono prestare attenzione. Vogliono uccidere il nostro futuro», ha accusato. Le autorità ucraine hanno indicato che le prime operazioni di rimozione di questi esplosivi sono già in corso, anche se il grosso dei lavori comincerà dopo il completo ritiro delle truppe russe. Per questo alla popolazione è stato chiesto di rimanere «il più all'erta possibile».

12.44 – Un prete di Bucha: “Nelle fosse comuni corpi ogni giorno” «Dal 10 marzo arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati». Lo ha riferito Andryi Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant'Andrea Bucha. «I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano», ha aggiunto.

12.40 – La Spagna cerca lo yacht di un oligarca russo a Palma di Maiorca Gli agenti federali degli Stati Uniti e la Guardia Civile spagnola stanno cercando uno yacht di proprietà di un oligarca russo a Palma di Maiorca. Una fonte della Guardia Civile ha detto all'Associated Press che lo yacht si chiama «Tango» ed è una nave di 78 metri (254 piedi) che porta la bandiera delle Isole Cook. Secondo superyachtfan.com, un sito web specializzato che tiene traccia delle barche da diporto più grandi ed esclusive del mondo, il suo valore si aggira attorno ai 120 milioni di dollari. Lo yacht sarebbe tra le risorse legate a Viktor Vekselberg, un miliardario e stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, che guida il gruppo Renova con sede a Mosca, un conglomerato che comprende metalli, estrazione mineraria, tecnologia e altri beni. Tutti i beni di Vekselberg negli Stati Uniti sono congelati e alle società statunitensi è vietato fare affari con lui e le sue entità.

12.12 – La denuncia di Kiev: “A Bucha trovate camere di tortura”

11.50 – Mosca: “Armi nucleari in Polonia? Aumentano la tensione” Mosca condanna chi in Polonia si dice aperto alla possibilità di armi nucleari statunitensi sul suo suolo e osserva che tale azione «porterebbe solo ad un aumento delle tensioni». Lo ha detto il portavoce del Cremlino.

11.45 – Kiev: “A breve blocco dei trasporti verso Mosca e Minsk”

«Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia inizieranno il processo di completo isolamento dalla Russia nelle prossime 48-72 ore, chiudendo così le loro rotte terrestri per la consegna delle merci in Russia»: lo annuncia su Telegram il viceministro delle infrastrutture dell'Ucraina, Mustafa Nayem. «La scorsa settimana - scrive il viceministro - abbiamo chiesto ufficialmente ai nostri colleghi di interrompere qualsiasi servizio stradale con Russia e Bielorussia. Grazie a tutti i ministri dei trasporti di questi Paesi. La reazione è immediata. Stiamo aspettando il risultato finale». Secondo Nayem, «se verrà presa una decisione positiva, i confini con Russia e Bielorussia saranno completamente chiusi, il che significa che il trasporto su strada e tutti i trasporti diventeranno impossibili».

11.40 – Spari contro una chiesa nel Lugansk: feriti due sacerdoti

«Gli occupanti hanno sparato contro una chiesa a Rubizhne, nella regione di Luhansk, e hanno ferito due sacerdoti». Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk, Sergey Gaidai, su Facebook. «Gli orchi - si legge – hanno sparato contro un'altra chiesa e ferito due sacerdoti. Un proiettile razzista ha colpito una chiesa in onore di San Luca di Crimea a Rubezhnoye. Il bombardamento ha perforato il tetto della chiesa».

11.15 – Gli abitanti di Bucha: “I russi sparavano all'impazzata” «I russi a Bucha? Non evacuavano, sparavano. E con alcuni tank hanno sfondato le case». È quanto raccontano gli abitanti. «L'orrore nel nostro villaggio è cominciato il pomeriggio del 4 marzo, quando una ventina di tank russi hanno attraversato questa strada incolonnati e hanno cominciato a sparare con i kalashnikov all'impazzata sulle nostre case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole». Ma «la Russia respinge categoricamente qualsiasi accusa di coinvolgimento nel massacro di civili a Bucha», dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. «I diplomatici russi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a promuovere la tesi della provocazione a Bucha, si tratta di una questione troppo seria», ha proseguito Peskov. «'I fatti e la cronologia di quanto avvenuto a Bucha non supportano la versione ucraina. I video di Bucha sono falsi».

11.10 – Berlino: “Lavoriamo a indipendenza del gas per danneggiare Putin” «Ogni giorno aumentiamo la nostra indipendenza e le possibilità di un embargo. Questa è la via giusta e quella che danneggia Putin»: lo ha detto il vicecancelliere tedesco Robert Habeck, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino su un eventuale embargo energetico immediato dalla Russia. «Ho detto più volte che lavoriamo all'indipendenza dal carbone e dal gas. Il governo tedesco negli anni scorsi ha aumentato la dipendenza dalla Russia, diversamente da altri Paesi. Quindi la nostra situazione di partenza è diversa rispetto ad altri», ha affermato.

10.58 – Mosca annuncia un'inchiesta su Bucha Ci sarà un'inchiesta russa sulle uccisioni di civili nella città di Bucha, in Ucraina: lo ha annunciato il Comitato investigativo russo su Telegram. Il presidente, Alexander Bastrykin, ha detto che Kiev punta a «screditare l'esercito russo», che ha fatto «circolare informazioni deliberatamente false» sulle forze armate russe su quanto avvenuto nella cittadina alle porte della capitale e che tutti i materiali, video e foto, sono «provocatori».

10.55 – Il patriarca Kirill: “Amiamo la pace ma dobbiamo difenderci” Il Patriarca russo Kirill torna a difendere la guerra. In una celebrazione ieri con le forze armate, ha detto: «Siamo un Paese che ama la pace e non abbiamo alcun desiderio di guerra». Ma «amiamo la nostra Patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro Paese». Per il Patriarca di Mosca «la maggior parte dei Paesi del mondo è ora sotto l'influenza colossale di una forza, che oggi, purtroppo, si oppone alla forza del nostro popolo». «Allora – dice – dobbiamo essere anche molto forti. Quando dico “noi”, intendo, in primis, le forze armate ma non solo. Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi».

10.48 – I separatisti hanno evacuato 526 civili da Mariupol I separatisti della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) hanno evacuato ieri 526 civili da Mariupol. Lo ha riferito il quartier generale della difesa territoriale della DPR. «Dalle 8 del 3 aprile alle 8 del 4 aprile 526 persone, tra cui 90 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymyannoye», ha detto il comunicato. Secondo la Tass, le forze della Repubblica Popolare di Donetsk hanno conquistato il controllo della parte centrale di Mariupol, tranne la zona industriale e il porto, ha riferito lunedì Eduard Basurin, vice capo della milizia popolare della DPR. 

10.27 – La Polonia: “Subito una commissione sul genocidio” In Ucraina «i russi hanno commesso il crimine di genocidio, e il reato di genocidio deve essere processato». Il premier polacco, Mateusz Morawiecki, chiede l'istituzione di una commissione internazionale per indagare sul crimine di genocidio in Ucraina. «Abbiamo bisogno di una commissione del genere se vogliamo scoprire la verità sull'entità dei crimini fascisti russi». L'Ue «sostiene pienamente le indagini del procuratore della Corte Penale Internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l'umanità commessi in Ucraina».

10.25 – Riapre per gli aiuti l’autostrada tra Chenihiv e Kiev Da oggi è nuovamente possibile il trasporto di aiuti tra Chenihiv e Kiev. Il governatore della regione di Chernihiv, Viacheslav Chaus, ha annunciato che l'autostrada che collega le due città riapre in entrambe le direzioni. Ci saranno limitazioni di peso in alcun tratti e saranno possibili rallentamenti. La strada, lunga 125 chilometri, è considerata un'arteria strategica per il collegamento tra le due città. 

10.20 – Zelensky: “Nonostante le atrocità i colloqui continuano” «È difficile dire come, dopo tutto quello che è stato fatto, possiamo avere qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. Ma come presidente devo farlo. Ogni guerra deve finire», ha ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla CBS. 

10.11 – Possibili nuove sanzioni contro la Russia dall’Ue Anche se le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina sono un tema tradizionalmente trattato dai ministri degli Esteri, è possibile che ai ministri delle Finanze dell'Ue che si riuniscono oggi e domani a Lussemburgo per l'Eurogruppo e l'Ecofin venga fatta una presentazione su sanzioni supplementari contro Mosca. Lo si apprende da fonti di Bercy. Quanto al contenuto del nuovo pacchetto, «tutte le opzioni sono sul tavolo». Il presidente francese Emmanuel Macron si è già dichiarato favorevole alla decisione dell'Ue su nuove sanzioni, citando petrolio e carbone, dopo la scoperta di centinaia di cadaveri di civili nella regione di Kiev. «Ci sono indizi molto chiari di crimini di guerra», nella cittadina di Bucha ed è «quasi accertato che fosse presente l'esercito russo», ha aggiunto il presidente francese alla radio France Inter. Il presidente Macron spera inoltre si possa giungere questa settimana al blocco completo delle importazioni di petrolio e carbone dalla Russia. Intervenendo sull'emittente France Inter, ha affermato, parlando dei crimini a Bucha: «Dobbiamo avere sanzioni che dissuadano da ciò che è accaduto lì».

10.02 – “Ecco chi è il comandante delle forze russe a Bucha” Fonti dei media ucraini hanno diffuso stamattina informazioni circa l'identità del presunto comandante delle truppe russe a Bucha, responsabili del massacro nella città appena liberata. Secondo gli attivisti di InformNapalm, l'unità militare 51460, sessantaquattresima brigata di artiglieria motorizzata coinvolta in crimini di guerra a Bucha, sarebbe stata comandata dal Tenente Colonnello Omurbekov Asanbekovich, del quale si riportano anche i recapiti privati. A Bucha sono ormai centinaia le vittime - per lo più civili, uccisi a sangue freddo - scoperte in quello che è al momento il massacro più grave dall'invasione russa del 24 febbraio scorso. 

09.59 – Mosca: “Distrutti 392 droni e 1.936 carri armati a Mykolaiv” Le truppe russe hanno distrutto 392 droni ucraini, 211 lanciatori multipli di missili e 1.936 carri armati e altri veicoli armati dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Ministero della difesa russo, maggiore generale Igor Konashenkov: «Nel complesso, dall'inizio dell'operazione militare speciale sono stati distrutti i seguenti obiettivi: 125 velivoli, 91 elicotteri, 392 aeromobili a pilotaggio remoto, 226 sistemi missilistici terra-aria, 1.936 carri armati e altri veicoli da combattimento armati, 211 lanciatori di razzi multipli». L'aviazione russa ha detto di aver colpito ieri un aeroporto nella periferia di Mykolaiv, distruggendo tre elicotteri ucraini. Nella notte la Russia afferma di aver distrutto due postazioni di comando ucraine e due sistemi anti-missile Buk-M1. 

09.40 – Missili su Ternopil, nell'Ovest del Paese Attacco missilistico a Ternopil, città dell'Ucraina occidentale, capoluogo della regione omonima. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco di Ternopil, Serhiy Nadal, che ha aggiunto di aspettarsi dati ufficiali dal comando operativo West. Un missile nemico - ha riferito - sarebbe stato abbattuto a Slavuta, nella regione di Khmelnytsky, in Ucraina occidentale. Il sindaco ha detto che l'allarme aereo è in corso e ha chiesto ai cittadini di rimanere nei rifugi. «Durante il raid aereo, il nemico ha cercato di distruggere una delle infrastrutture critiche di Ternopil», ha scritto il capo dell'amministrazione militare regionale di Ternopil ,Volodymyr Trush, sempre su Telegram. Trush ha chiesto di non pubblicare foto e di non diffondere informazioni non ufficiali.

09.08 – Berlino pronta a espellere 100 diplomatici russi possibili spie La Germania si prepara ad espellere fino a 100 diplomatici russi, sospettati di essere delle spie. Lo scrive la Bild, spiegando che una decisione dovrebbe essere presa in settimana.

09.01 – Oggi 3 treni e nuovi corridoi per l’evacuazione Oggi saranno 3 i treni di evacuazione che partiranno dalle regioni di Lugansk e Donetsk. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Haidai su Telegram. Aperti anche corridoi umanitari da Mariupol e Zaporizhzhia con trasporti privati, annuncia Iryna Vereshchuk, ministra per la Reintegrazione dei Territori temporaneamente occupati: «15 autobus per l'evacuazione hanno già lasciato Zaporizhia per Mariupol e la delegazione del Comitato internazionale della Croce rossa prevede di continuare il viaggio per Mariupol dalla città di Mangush con 7 autobus».

08.40 – Mosca accusa: “I video dei morti di Bucha ordinati dagli Usa” I video dei civili morti ripresi nella città ucraina di Bucha sono stati «ordinati dagli Stati Uniti nell'ambito di un complotto per incolpare la Russia»: lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, e lo riporta il Guardian. «Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato», afferma Zakharova in un'intervista alla tv Stato. L'immediata protesta dell'Occidente per quelle immagini, secondo la portavoce, indica che i video fanno parte di un piano per infangare la reputazione di Mosca.

08.20 – Da inizio guerra 161 bambini uccisi, 264 feriti Sono 161 i bambini rimasti uccisi in Ucraina e 264 quelli feriti dall'inizio della guerra con la Russia, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto l'ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nella città di Mariupol e nelle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk. 

07.50 –Tremila persone evacuate da Mariupol e Luhansk Sono quasi 3mila le persone che l'Ucraina è riuscita ad evacuare nelle ultime 24 ore da Mariupol e dalla vicina regione di Luhansk, alcune delle zone più colpite dai bombardamenti russi: sono i dati forniti su Telegram dal vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, sul funzionamento dei corridoi umanitari nel Paese. Mariupol, dove si ritiene siano rimaste intrappolate circa 150mila persone, è assediata da giorni e i tentativi fatti negli ultimi giorni dalla Croce Rossa per far entrare un convoglio di aiuti umanitari sono tutti falliti. Tra gli sfollati ci sono 469 residenti proprio di Mariupol; gli sfollati dalla città portuale e dalla vicina Berdyansk hanno dovuto viaggiare con i propri mezzi fino a Zaporizhzhia attraverso i corridoi umanitari concordati con i russi. La Russia ha preannunciato per oggi un nuovo corridoio umanitario, organizzato su richiesta di Ankara, ma di solito quelli organizzati dai russi sono corridoi che portano solo ai territori russi.

07.43 – L’intelligenze britannica: “Truppe russe concentrate sul Donbass” Le forze russe continuano a consolidare le posizioni e a riorganizzarsi per concentrare la loro offensiva nella regione orientale ucraina del Donbass. E' quanto afferma il ministero della Difesa britannico nell'ultimo rapporto di intelligence.

07.32 – Il sindaco di Mykolaiv: diversi missili sulla città All'alba, le truppe russe hanno lanciato diversi attacchi missilistici su Mykolaiv: lo ha reso noto nel suo canale Telegram il sindaco della citta', Alexander Senkevich. «Amici, fin dal mattino le truppe russe hanno lanciato diversi attacchi missilistici sulla città. Stiamo raccogliendo dati». Il sindaco ha chiesto alla gente del posto di non diffondere foto o video fino a quando non lo avessero fatto le fonti ufficiali.

07.10 – Immagini satellitari mostrano una grande fossa comune a Bucha Le immagini satellitari della città ucraina di Bucha mostrano una trincea lunga circa 15 metri scavata nel terreno di una chiesa, ritenuta una fossa comune per i civili assassinati. Le immagini, catturate dalla società di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies il 31 marzo, mostrano segni di scavi sul terreno della chiesa. La società, che raccoglie e pubblica immagini satellitari dell'Ucraina, ha affermato che i primi segni di scavo per una fossa comune presso quella chiesa sono stati visti il 10 marzo.

07.00 – La Polonia pronta a ospitare armi nucleari Usa La Polonia, con la guerra alle porte e un'enorme crisi dei rifugiati ucraini da gestire, si conferma tra gli stati europei più intransigenti nei confronti della Russia. Tanto da dirsi pronta anche ad ospitare armi nucleari statunitensi sul suo territorio se ciò dovesse rendersi necessario. Lo dice, in una intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, è l'ex premier Jaroslav Kaczynski, oggi vice primo ministro: «Se gli americani ci chiedessero di ospitare le loro armi nucleari in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca».

06.35 – La Russia sta mobilitando altri 60 mila soldati La Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo afferma l'esercito ucraino, stando a quanto scrive il Guardian. Le forze di Kiev hanno pubblicato il loro rapporto operativo alle 6 di stamattina, affermando che Mosca ha lanciato una «mobilitazione nascosta» per ricostituire le unità perse in Ucraina. I funzionari hanno aggiunto che le forze di Kiev hanno sventato sette attacchi nel territorio di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore.

06.15 – Pravda ucraina: “Odessa colpita da un missile nella notte” La città portuale di Odessa nell'Ucraina del sud è stata colpita nella notte da un missile. Lo annuncia il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk. Lo riporta Pravda ucraina.

06.00 – Previsto un incontro Lavrov-delegazione Lega araba Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov incontrerà una delegazione del gruppo di contatto della Lega Araba sulla situazione in Ucraina. La delegazione comprenderà il segretario generale della Lega Araba e i ministri degli esteri di Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Sudan. L'organizzazione è pronta a facilitare gli sforzi per trovare una soluzione politica tra la Russia e l'Ucraina, che è il motivo della sua visita a Mosca, ha detto il segretario generale aggiunto della Lega Araba Hossam Zaki. Lo riporta la Tass.

05.19 – L’Agenzia spaziale russa: stop alla collaborazione con chi aiuta Kiev Il direttore generale del Roscosmos, l'Agenzia spaziale russa, Dmitry Rogozin, ha affermato che la società statale non collaborerà con i Paesi che forniscono armi a Kiev e forniscono sostegno politico all'Ucraina. «Roskosmos ha interrotto i progetti congiunti con i paesi occidentali. Per ragioni morali ed etiche. Non avremo alcuna cooperazione con i paesi che forniscono armi e istruttori, oltre a fornire supporto politico alla giunta fascista di Kiev. Nessuno», ha scritto Rogozin nel suo canale Telegram.

04.06 – Il sindaco di Chernihiv: città distrutta al 70% La città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, è stata distrutta al 70% dagli attacchi russi. Lo ha indicato il suo sindaco, Vladyslav Atroshenko, stando alla Dpa. La città, che contava più di 285.000 abitanti prima della guerra, ha sul suo territorio numerose chiese e monasteri medievali. Le autorità ucraine avevano presentato una richiesta per il riconoscimento del suo centro cittadino come Patrimonio dell'umanità.

04.04 – Zelensky ai Grammy: "Riempite il silenzio della morte" Dopo la scoperta di decine di cadaveri di civili nelle aree liberate attorno a Kiev, Volodymyr Zelensky ha definito i militari russi «macellai, assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori». In un duro video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino ha parlato della «concentrazione del male che è venuta sulla nostra terra» e ha affermato che i militari russi «meritano solo la morte dopo ciò che hanno fatto». Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha anche inviato un messaggio video per la notte dei Grammy. Zelensky, in maglietta verde militare e parlando in inglese, ha chiesto di «riempire con la musica» il «silenzio della morte» di tutte le persone uccise dalla Russia. Subito dopo si sono esibite, con John Legend, due artiste ucraine e una poetessa, Lyuba Yakimchuk, in uno dei momenti più emozionanti della serata degli Oscar americani per la musica.

03.38 – Onu: 1.417 civili uccisi, di cui 59 bambini Dalle ore 4 del 24 febbraio 2022, quando cioè è iniziato l'attacco armato della Federazione Russa contro l'Ucraina, alla mezzanotte del 2 aprile 2022 (ora locale), l'Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i morti si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Tra i feriti si contano anche 92 bambini.

03.13 – Zelensky annuncia "meccanismo speciale di giustizia" Il presidente Volodymyr Zelensky ha avviato la creazione di un «meccanismo speciale per aiutare ad assicurare alla giustizia coloro che sono coinvolti in crimini contro il popolo ucraino». Uno «speciale meccanismo di giustizia in Ucraina per indagare e perseguire ogni crimine degli occupanti russi nel nostro paese». Lo riporta l'account ufficiale dell'ufficio del presidente ucraino. «L'essenza di questo meccanismo è il lavoro congiunto di esperti nazionali e internazionali: investigatori, pubblici ministeri e giudici. Questo meccanismo aiuterà l'Ucraina e il mondo a portare davanti alla giustizia coloro che hanno scatenato o partecipato in qualsiasi modo a questa terribile guerra contro il popolo ucraino e ai crimini contro il nostro popolo», ha affermato il presidente.

02.56 – Gb: cattura Mariupol è obiettivo chiave per Mosca Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il suo ultimo rapporto di intelligence, suggerendo che la cattura di Mariupol è un obiettivo chiave dell'invasione russa. Lo riporta il Guardian. «Pesanti combattimenti sono continuati a Mariupol mentre le forze russe tentano di prendere la città - si legge nel tweet del ministero della Difesa britannico -. La città continua ad essere oggetto di attacchi intensi e indiscriminati, ma le forze ucraine mantengono una strenua resistenza, ed il controllo nelle aree centrali». Nel rapporto si legge inoltre che «Mariupol è quasi certamente un obiettivo chiave dell'invasione russa in quanto assicurerà un corridoio terrestre dalla Russia al territorio occupato della Crimea».

02.35 – Allarme antiaereo nella notte in molte città  Suonano nella notte gli allarmi antiaerei in molte città dell’Ucraina: pochi minuti fa è toccato agli oblast di Cherkasy e Kiev, circa mezz’ora prima a quelli di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhia, ancora prima a Vinnytsia.

02.15 – Zelensky: le madri dei soldati russi vedano i crimini dei figli Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è rivolto alle forze russe definendole «assassini», «torturatori» e «stupratori» dopo che centinaia di corpi di civili ucraini sono stati trovati nelle strade delle città intorno a Kiev. In un discorso fatto a tarda notte, il leader ucraino ha detto che «centinaia di persone sono state uccise» e che i «civili sono stati torturati e giustiziati». Lo riporta il Guardian. «Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel», ha aggiunto.

02.10 – Il sindaco Ternopil: segnalate esplosioni Segnalate esplosioni a Ternopil, città dell'Ucraina occidentale, capoluogo dell'oblast omonimo. Il sindaco della città Serhiy Nadal ha riferito di lanci di razzi nella zona, stando a quanto riporta Pravda ucraina.

01.58 – Il governatore: cacciati i russi dall’oblast di Sumy Le forze russe hanno lasciato l'oblast di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale. Lo riferisce il governatore Dmytro Zhyvytsky, citato da The Kyiv Independent. «Le forze armate ucraine e i battaglioni di difesa territoriale li hanno respinti attraverso l'oblast di Chernihiv», ha detto Zhyvytsky, avvertendo che piccoli gruppi di russi potrebbero essere ancora in giro.

01.45 – Mosca: Bucha è una provocazione, obiettivo stop ai negoziati «L'interruzione dei colloqui di pace è l'obiettivo del crimine del regime di Kiev» nel villaggio ucraino di Bucha. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riporta l'agenzia Tass. «Il significato del crimine del regime di Kiev è l'interruzione dei negoziati di pace e l'escalation della violenza», ha scritto Zakharova nel suo canale Telegram, ricordando che la Federazione Russa ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Zakharova ha parlato di «una provocazione dell'esercito e dei radicali ucraini».

01.32 – Immagini satellitari della fossa comune a Bucha La Bbc ha postato immagini satellitari di Bucha, in Ucraina, che mostrano una trincea di 15 metri nel sito in cui è stata identificata una fossa comune. Le immagini, catturate il 31 marzo e pubblicate da Maxar Technologies, mostrano quella che sembra essere una trincea all'interno dei terreni della Chiesa di Sant'Andrea e di Pyervozvannoho All Saints. La società ha anche affermato che nelle immagini scattate il 10 marzo scorso potrebbero essere visti dei segni di scavo.

01.12 – Kolychivka, Yahidne e Ivanivka controllati ora da forze Kiev I militari ucraini hanno liberato tre villaggi nell'oblast di Chernihiv. Lo riporta il Kyiv Independent. Il comando operativo 'Nord' ha affermato che Kolychivka, Yahidne e Ivanivka sono ora controllati dalle forze armate ucraine. Gli aiuti umanitari sono stati consegnati ai residenti locali

00.47 – Bbc: esplosioni a Odessa nella tarda serata di ieri La Bbc riporta di esplosioni nella tarda serata di ieri nel porto meridionale di Odessa. Le autorità della città strategica sulla costa del Mar Nero non hanno però ancora confermato le notizie dei media locali.

00.20 – Deputata Kiev: massacri russi non solo a Bucha, anche altrove Mentre crescono le richieste dei leader internazionali per indagare su potenziali crimini di guerra a Bucha, alcuni funzionari ucraini stanno chiedendo attenzione sulle atrocità commesse in altre città. «I leader mondiali chiedono un'indagine sul massacro di Bucha e io la sostengo con tutto il cuore», ha scritto su Twitter la deputata ucraina Inna Sovsun. «Tuttavia, voglio anche che tutti ricordino che i russi controllano ancora ampi territori in ucraina e temo che gli stessi massacri stiano accadendo proprio ora lì», aggiunge.

00.04 – Immagini satellitari, trincea dove ora c’è una fossa comune a Bucha C'era una trincea, il 31 marzo, dove e' stata scoperta una fossa comune a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev teatro di orrendi massacri. È quanto sostiene la società statunitense Maxar Technologies in base alle immagini satellitari. Le immagini -riferisce - mostrano una trincea lunga quasi 15 metri scavata nel terreno di una chiesa. Le foto seguono quelle che erano state scattate il 10 marzo dove si vedevano le tracce di uno scavo sul terreno della stessa chiesa. Reuters, che dà la notizia, non è stata in grado di verificarle in maniera indipendente.

00.02 – Il sindaco di Kiev: è un massacro di civili, non credete ai russi «È un massacro dei civili. Vorrei chiedervi di non credere ai russi perché stanno continuando a dire menzogne. Anche oggi stanno mentendo e dicono che la guerra è rivolta solo contro i militari ma vediamo che i civili vengono uccisi». Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, a Zona Bianca su Retequattro. «Ora sono rientrato da Bucha e Irpin e abbiamo visto i ragazzi, giovanissimi e vestiti in abiti civili, con le mani legate dietro la schiena uccisi con un colpo alla nuca. Vediamo un massacro, una strage di civili», aggiunge Klitschko.

Le notizie e gli approfondimenti di ieri